Castello Pietrarubbia

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Nel ’300 i cardinali avignonesi Albornoz e Anglic, esperti di arte militare, nello descrivere il castello di Pietrarubbia lo definivano “castrum inexpugnabile”; si tratta di un castello-torre al quale si affianca un recinto; probabilmente ad esso era associato un piccolo edificio addossato alla torre ed alla roccia. L’ingresso alla torre non è ormai più rintracciabile ma sembra che vi si accedesse attraverso un ballatoio in legno posto a sbalzo sul dirupo. Il restauro della Torre unica parte dell´antico Castello sopravvissuta alla rovina e definita per la sua posizione “imprendibile nido d´aquile”è stato completato, così come è a buon punto il recupero del sentiero che alla stessa conduce e che potrà fungere, per la sua posizione panoramica, da osservatorio naturalistico. La passeggiata può anche prolungarsi fino alle rocce di Pietrafagnana, da cui si può ammirare il paesaggio della valle del Mutino e del monte Carpegna.

Pietrarubbia sorge al centro di un territorio montano – collinare attraversato dal torrente Apsa, la valle è incisa da calanchi e dominata da curiose conformazioni rocciose simili a fortificazioni. E´ un antico borgo fortificato concesso in feudo dall’imperatore Ottone I al conte di Carpegna nel 962; pare derivi il proprio nome da una pianta con corolla rosata chiamata ’robbia’ o, in alternativa, dal colore rossastro di una roccia conglomerata (’petra rubra’) costituita da ciottoli tondeggianti cementati insieme.