Primo Soccorso

Created with Sketch.

Primo Soccorso

Stato di incoscienza – Primo Soccorso

La persona che ha perso conoscenza, ma che respira, deve essere sistemata nella posizione di sicurezza: ciò impedirà al sangue, alla saliva o alla lingua di ostruire la trachea.

Mettere il paziente in posizione di sicurezza è, quindi, il primo indispensabile intervento di soccorso.

Come mettere una persona svenuta in posizione di sicurezza

Chinatevi accanto alla vittima. Girate la testa verso di voi e inclinatela indietro per aprire le vie aeree. Allungate lungo la persona il braccio più vicino a voi; piegate l’altro braccio sul petto e incrociate la caviglia più lontana su quella più vicina. Sostenete la testa con una mano e con l’altra afferrate gli abiti all’altezza dell’anca. Tirate la persona verso di voi, sostenendola con le vostre ginocchia in modo che la manovra non risulti troppo brusca. Inclinate il mento in avanti per distendere la gola. Questa manovra mantiene aperte le vie aeree e permette all’infortunato di respirare liberamente. Piegate il braccio e la gamba che si trovano dalla vostra parte, per puntellare il corpo dell’infortunato. Liberata l’altro braccio rimasto sotto il corpo.

Chiamate un’ambulanza 
Malori improvvisi 

Primo Soccorso In un individuo apparentemente in buona salute, può sopraggiungere un’improvvisa perdita – o grave alterazione  della coscienza, senza che ciò sia preceduto da fasi iniziali che ne facciano prevedere l’insorgenza.

Tale situazione si definisce anche “sincope”. Come soccorrere la vittima in caso di malore improvviso Controllate immediatamente la validità della respirazione; in caso di grave insufficienza, praticate la Respirazione artificiale bocca a bocca. Se la persona non si riprende subito, ponetela in posizione di sicurezza (vedi Stato di incoscienza).

Qualora la vittima si riprendesse, lasciatela distesa, con la testa e le spalle leggermente sollevate da un cuscino. Lasciatela distesa per terra, se non è possibile adagiarla su un letto. Non permettete alla vittima di un malore né di alzarsi né di mettersi seduta. Allentate gli abiti intorno al collo, al torace e alla vita, per facilitare la respirazione. Non somministrate né alcolici né caffè.

Chiamate in ogni caso un medico, anche se la persona ha ripreso spontaneamente conoscenza.
Respirazione artificiale Primo Soccorso

Qualsiasi arresto della respirazione di durata superiore ai 4 minuti circa è in grado di provocare danni permanenti al cervello dell’infortunato.

La respirazione artificiale bocca a bocca è l’unico metodo capace di indurre aria nei polmoni della vittima finché riprende la respirazione spontanea. 

Per rimuovere le ostruzioni delle prime vie aeree, ruotate di lato la testa dell’infortunato e liberategli la bocca da secrezioni, eventuali protesi e corpi estranei. Tenendo una mano sulla fronte e l’altra sotto il collo, inclinate all’indietro la testa per aprire le vie aeree. Chiudete con due dita il naso dell’infortunato e soffiategli profondamente nella bocca, con buona pressione ma lentamente. 

Dopo ogni insufflazione, girate il capo per constatare l’abbassamento del torace. Praticate un’insufflazione ogni 4-5 secondi, cioè al normale ritmo della vostra respirazione.

Quando il respiro riprende, mettete l’infortunato nella posizione di sicurezza (vedi Stato di incoscienza).
Ferite – Primo Soccorso

Le ferite vanno sempre valutate in base alla gravità e causa.

Per ferite gravi è necessario sottoporre la vittima a cure specializzate, mentre le ferite leggere possono anche essere automedicate.

In particolare, una ferita leggera è una piccola ferita che non è profonda e smette presto di sanguinare, generalmente superficiale (non è maggiore di 1-2 mm), non necessita di suture e non è infetta. Cosa fare in caso di ferite gravi Lavarsi accuratamente le mani prima di qualunque intervento: ciò diminuirà il rischio di infezioni. Non toccare la ferita. Se si posseggono dei guanti sterili, indossarli.

Valutare l’entità della ferita e la causa. In caso di ferite da morso di animale, ferite profonde e ferite infette, contattare subito soccorso medico oppure recarsi al più vicino Pronto Soccorso.

Pulire e disinfettare una ferita con acqua ossigenata crea un ambiente sfavorevole al batterio e, grazie all’effervescenza, aiuta anche ad espellere batteri e sporco dalla ferita. La vaccinazione antitetanica perde la sua efficacia se non si effettuano le iniezioni di richiamo in tempo utile.

Cosa fare in caso di ferite leggere Lavarsi accuratamente le mani prima di qualunque intervento: ciò diminuirà il rischio di infezioni. Non toccare la ferita. Se si posseggono dei guanti sterili, indossarli. Lavare la ferita con acqua corrente o acqua potabile di bottiglia. Se l’acqua non è potabile, bollirla e lasciarla raffreddare.

Disinfettare la ferita utilizzando acqua ossigenata, mercuro cromo o altri disinfettanti. Se si possiede, applicare una pomata o polvere antibiotica.

Pulire la ferita allontanando i corpi estranei visibili, ma non quelli infissi. Asciugare la ferita e applicare un cerotto; in caso di ferite estese, applicare una medicazione non adesiva con bendaggio sterile. Alcune ferite superficiali guariscono presto se esposte all’aria, a patto che non ci siano fattori infettivi, come polvere e sporco.

In caso di corpi estranei ritenuti, non fasciare ma limitarsi a poggiare delle garze. In caso di piccola emorragia, dopo aver apposto la garza sterile, fermarla con una lieve compressione diretta e posizionare la vittima in modo che la ferita sia più alta del cuore.

Nei giorni successivi, tenere la ferita asciutta e pulita, onde evitare infezioni e rallentamenti della cicatrizzazione. I cerotti bagnati vanno sostituiti.